Cos'è sorgo selvatico?

Il sorgo selvatico (nome scientifico Sorghum halepense), conosciuto anche come Johnson grass in inglese, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Poaceae (Graminacee). È originario del Mediterraneo e del Medio Oriente, ma si è diffuso in tutto il mondo, diventando in molti paesi una pianta infestante problematica.

Ecco alcuni aspetti importanti:

  • Aspetto: Il sorgo selvatico presenta fusti eretti che possono raggiungere i 2 metri di altezza. Ha foglie lunghe e strette, simili a quelle del mais. Produce pannocchie ramificate con piccoli semi ovali.

  • Riproduzione: Si riproduce sia per seme che per rizoma, un fusto sotterraneo che permette alla pianta di diffondersi rapidamente e di resistere anche a condizioni avverse come siccità e gelo. La riproduzione per rizoma è particolarmente difficile da controllare.

  • Habitat: Si adatta a diversi tipi di terreno e climi, ma predilige luoghi soleggiati e fertili. Cresce ai margini dei campi coltivati, lungo le strade, nei fossi e in aree abbandonate.

  • Problemi: Il sorgo selvatico è considerato una malerba perché compete con le colture agricole per acqua, nutrienti e luce, riducendo i raccolti. Può anche essere tossico per il bestiame, soprattutto in determinate condizioni di crescita (stress idrico o gelo), a causa della produzione di acido cianidrico. Inoltre, è un ospite intermedio per diversi parassiti e malattie delle piante coltivate.

  • Controllo: Il controllo del sorgo selvatico è difficile a causa della sua capacità di riprodursi sia per seme che per rizoma. Le strategie di controllo includono l'utilizzo di erbicidi specifici, la lavorazione del terreno (aratura profonda per estirpare i rizomi) e la rotazione delle colture. In alcuni casi, si utilizzano anche metodi biologici, come l'introduzione di insetti o funghi patogeni che attaccano la pianta.